Di seguito riportiamo l’informativa generica che il Ministero fornisce in relazione all’oggetto, direttamente in sede di "Istruzioni per la compilazione del modello 730".

Il D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, “Codice in materia di protezione dei dati personali”, prevede un sistema di garanzie a tutela dei trattamenti che vengono effettuati sui dati personali. Di seguito si illustra sinteticamente come verranno utilizzati i dati contenuti nella dichiarazione dei redditi e quali sono i diritti riconosciuti al cittadino.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate, desiderano informare i contribuenti, anche per conto degli altri soggetti a ciò tenuti, che nella dichiarazione dei redditi sono presenti diversi dati personali che verranno trattati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate e dai soggetti intermediari individuati dalla legge (centri di assistenza fiscale, sostituti di imposta, agenzie postali, associazioni di categoria e professionisti) per le finalità di liquidazione, accertamento e riscossione delle imposte e che, a tal fine, alcuni dati possono essere pubblicati ai sensi dell’art. 69 del D.P.R. n. 600 del 1973.
I dati in possesso del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate possono essere comunicati ad altri soggetti pubblici (quali, ad esempio, i Comuni, l’I.N.P.S.), in presenza di una norma di legge o di regolamento, ovvero, quando tale comunicazione sia comunque necessaria per lo svolgimento di funzioni istituzionali, previa comunicazione al Garante.

Dati comuni

La maggior parte dei dati richiesti nella dichiarazione (quali, ad esempio, quelli anagrafici, quelli reddituali e quelli necessari per la determinazione dell’imponibile e dell’imposta) devono essere conferiti obbligatoriamente per non incorrere in sanzioni di carattere amministrativo e, in alcuni casi, di carattere penale.
Indicando il numero di telefono, di cellulare, l’indirizzo di posta elettronica si potranno ricevere gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate informazioni ed aggiornamenti su scadenze, novità, adempimenti e servizi offerti. Altri dati (ad esempio, quelli relativi agli oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione dell’imposta) possono, invece, essere indicati facoltativamente dal contribuente qualora egli intenda avvalersi dei benefici previsti.

Dati sensibili

L’effettuazione della scelta per la destinazione dell’8 per mille dell’Irpef è facoltativa e viene richiesta ai sensi dell’art. 47 della legge 20 maggio 1985 n. 222 e delle successive leggi di ratifica delle intese stipulate con le confessioni religiose.
L’effettuazione della scelta per la destinazione del 5 per mille dell’Irpef è facoltativa e viene richiesta ai sensi dell’art. 63-bis, del D.L. 25 giugno 2008, n. 112 convertito con modificazioni della legge 6 agosto 2008, n. 133.
Tali scelte comportano, secondo il D. Lgs n. 196 del 2003, il conferimento di dati di natura "sensibile".
L’inserimento, tra gli oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d’imposta, di spese sanitarie, ha anch’esso carattere facoltativo e comporta ugualmente il conferimento di dati sensibili.

Modalità di trattamento

La dichiarazione dei redditi puň essere consegnata ad un Caf o ad un professionista abilitato o al sostituto d’imposta, i quali trasmettono i dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate. In particolare:
  • Il Caf o il professionista abilitato comunica i dati per via telematica al Ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate;
  • I sostituti dimposta comunicano direttamente i dati per via telematica al Ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate, o consegnano i modelli 730 ad un intermediario previsto dalla legge (agenzie postali, Caf o professionista abilitato, associazioni di categoria, professionisti), il quale invia i dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate.
    I dati verranno trattati con modalità prevalentemente informatizzate e con logiche pienamente rispondenti alle finalità da perseguire anche mediante verifiche dei dati presenti nelle dichiarazioni:
  • con altri dati in possesso del Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’ Agenzia delle Entrate, anche forniti, per obbligo di legge, da altri soggetti (ad esempio dai sostituti d’imposta);
  • con dati in possesso di altri organismi (quali, ad esempio, banche, istituti previdenziali, imprese assicurative, camere di commercio, P.R.A.).

    Titolari del trattamento

    Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia delle Entrate e gli intermediari assumono la qualifica di "titolare del trattamento dei dati personali" quando tali dati entrano nella loro disponibilità e sotto il loro diretto controllo.In particolare sono titolari:
  • il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate, presso i quali è conservato ed esibito a richiesta, l’elenco dei responsabili;
  • gli intermediari, che si avvalgono della facoltà di nominare dei responsabili, devono renderne noti i dati identificativi agli interessati.

    Responsabili del trattamento

    I “titolari del trattamento” possono avvalersi di soggetti nominati “responsabili”.
    In particolare, l’Agenzia delle Entrate si avvale della So.ge.i. S.p.a., quale responsabile esterno del trattamento dei dati, in quanto partner tecnologico cui è affidata la gestione del sistema informativo dell’Anagrafe Tributaria.

    Diritti dell’interessato

    Presso il titolare o i responsabili del trattamento l’interessato, in base all’art. 7 del D. Lgs. N. 196/2003, può accedere ai propri dati personali per verificarne l’utilizzo o, eventualmente, per correggerli, aggiornarli nei limiti previsti dalla legge, ovvero per cancellarli od opporsi al loro trattamento, se trattati in violazione di legge. Tali diritti possono essere esercitati mediante richiesta rivolta a:
  • Ministero dell’Economia e delle Finanze, via XX Settembre 97 – 00187 Roma;
  • Agenzia delle Entrate – Via Cristoforo Colombo 426 c/d – 00145 Roma.

    Consenso

    Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate, in quanto soggetti pubblici, non devono acquisire il consenso degli interessati per poter trattare i loro dati personali.
    Gli intermediari non devono acquisire il consenso per il trattamento dei dati personali, in quanto il loro conferimento è obbligatorio per legge, mentre sono tenuti ad acquisire il consenso degli interessati per trattare il dato sensibile relativo alla scelta dell’8 per mille dell’irpef e/o a particolari oneri deducibili o per i quali spetti la detrazione dell’imposta, e per poterli inoltre comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze all’Agenzia delle Entrate, o ad altri intermediari.
    Tale consenso viene manifestato mediante la sottoscrizione della dichiarazione nonchè la firma con la quale si effettua la scelta dell’8 per mille dell’Irpef e del 5 per mille dell’Irpef.

    La presente informativa viene data in generale per tutti i titolari del trattamento sopra indicati.